Ted Bundy – Fascino criminale (Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile) è un film del 2019 diretto da Joe Berlinger con protagonisti Zac Efron (Ted Bundy) Lily Collins (Liz Koepfler), Kaya Scodelario (Carole Ann Boone) e John Malkovich (Giudice Edwart Cowart). Il regista, aveva già affrontato una mini sere su Netflix, sempre con lo stesso soggetto: Conversazioni con un killer. Il caso Bundy. Ted Bundy è sicuramente il più famigerato serial killer americano che ha operato negli anni settanta e ottanta, è interpretato magnificamente da Zac Efron e racconta la storia vista dalla parte di Liz Koepfler, che ha vissuto per sette anni accanto a questo uomo seducente, carismatico e manipolatore, freddo assassino e torturatore di accertate 36 donne, di cui l’ultima di soli 12 anni.
Il film inizia con l’incontro tra Ted e Liz in un locale … Sembrerebbe l’inizio di una commedia come tante … ma nel suo svolgimento mostra la “banalità del male” e la continua, ambigua manipolazione alla quale è sottoposta Elizabeth da parte di Ted Bundy. A mano a mano che i particolari vengono a galla capirà che Ted non è vittima di un grande equivoco ma il vero colpevole.
Ma chi era realmente questo uomo seducente? Sicuramente un uomo disturbato, dalla doppia personalità: da un lato l’uomo amorevole, sensibile e sempre disponibile. Dall’altra un assassino e uno stupratore di feroce malvagità. Sicuramente il suo aspetto di grande rispettabilità gli ha permesso di agire indisturbato per oltre un decennio. Sfuggito alla giustizia diverse volte, anche dopo la sentenza era riuscito a far rimandare la sua esecuzione per ben tre volte.
Il regista Joe Berlinger, come già detto, autore anche della mini serie di Netflix, è riuscito a calarsi nella mente di un uomo ambiguo e spaventoso, per cercare di comprenderne le azioni e analizzarne la sinistra seduzione che esercitò sulla persone a lui vicine e sulla società dell’epoca . Ted Bundy aveva studiato psicologia e aveva anche iniziato a studiare legge ed infatti, ad un certo punto ha iniziato a difendersi in autonomia, affascinando “le sue goupies” che durante i processi furono moltissime. Il procuratore Polly Nelson, uno dei membri che aveva il compito di difenderlo in tribunale, scrisse che “era la precisa definizione del male”.
Sicuramente un film che fa riflettere e che ci mette nella posizione di farci delle domande, anche se è facile, apparentemente, incasellare certi aspetti di Ted Bundy. Fascino Criminale. La mente associa il bello al buono, mentre il brutto al cattivo, ma per contro, non è così per tutti i nostri rapporti, se analizzati in modo superficiale? Diciamo che i dati che sono più allarmanti è la concentrazione di serial killer che detiene gli Stati Uniti, infatti con solo il cinque per cento della popolazione mondiale, l’America è stata la patria del sessantasette per cento dei serial killer documentati nel mondo e l‘FBI stima che in questo momento ci siano dai 25 ai 50 serial killer “attivi” operanti negli Stati Uniti.
Dopo la proiezione al Sundance Film Festival e la diffusione del primo promo, una larga fetta di pubblico e addetti ai lavori ha criticato la scelta di Zac Efron per interpretare questo assassino seriale e malvagio che tra la metà e la fine degli anni ’70 ha ucciso in modo barbaro e raccapricciante oltre 30 giovani donne. Ted Bundy era un uomo attraente e carismatico … Allora perché no Zac Efron … Per lui sono passati i tempi in cui era una star della Disney ed ora è un uomo adeguato al ruolo che, interpreta molto bene. Sul fatto della possibilità di creare di questo killer un mito, credo che sia un fatto di immaginazione collettiva e non tanto di chi l’ha portato sullo schermo.
Theodore Robert Bundy è stato giustiziato il 24 gennaio 1989 nella Prigione di Stato della Florida e solo prima di questo evento senza ritorno, ha confessato quasi tutti i suoi atroci crimini.
Al cinema da giovedì 9 Maggio.
La Redazione