In copertina: la scogliera di Étretat in Normandia
L’Artisan Parfumeur dedica al mondo dei ricordi di viaggio una linea di fragranze particolari, che cantano fuori dal coro. Speciali e come loro stessi le definiscono … “cartoline olfattive” … Ispirata alle regioni francesi, la collezione Les Paysages esplora il territorio francese alla ricerca dei profumi iconici. Dalle Alpi marittime alla baiadella Somme, dai vigneti della Côte d’Or ai vulcani dell’ Auvergne, dalle onde dell’Atlantico alle montagne delle Cévennes o alle scogliere d’Etretat, la Francia si distingue per paesaggi straordinari.
Iniziata nel 2016, la prima fragranza è stata Bucoliques de Provence. E’ da Grasse, considerato il luogo della profumeria francese, che il viaggio comincia, in questa regione che ha come “ricordo”, i meravigliosi campi di lavanda … forse un po’ meno alla concia delle pelli.
Fabrice Pellegrin, originario proprio di Grasse, ha voluto unire questi due elementi simbolici della Provenza, con iris e spezie, creando un profumo morbido e setoso, molto sfaccettato e ricco di sfumature. Bucoliques de Provence ricorda un antico, ma sempre moderno savoir-faire grazie ad un approccio semplice ed estremamente naturale. E’ una fragranza luminosa, sia da uomo che da donna, frizzante e affascinante allo stesso tempo, con note balsamiche e floreali. La lavanda, che è un po’ il fulcro della struttura, è lavorata nella cittadina di Seillans in Provenza. Questa specifica qualità di essenza, non solo è rara, ma unica nel suo genere, attraverso uno speciale processo di estrazione. Le bacche di ginepro enfatizzano la lavanda e donano un sapore balsamico. L’iris sprigiona la nota talcata che si sposa con il fior di cuoio arricchendolo, per una nota avvolgente e sensuale.
Tra le immagini di alcune componenti, due vedute di Seillans.
Sarà capitato a tutti di desiderare, lasciando un luogo che ci ha particolarmente affascinati, “imbottigliare l’aria” da portarsi a casa come ricordo. Eccoci giunti a Un Air de Bretagne, seconda cartolina olfattiva. Con le sue coste decise e a strapiombo, la Bretagna ha saputo conservare il suo spirito selvaggio, invidiato in tutto il mondo; il suo cielo si può tingere di mille colori diversi nell’arco della giornata. Per chi la conosce, porta nella mente tante immagini indimenticabili … dalla luna che si riflette nell’oceano, al fragore delle onde che si frangono contro i meravigliosi fari, le coste frastagliate “battute dalle tempeste”, fino ad arrivare a quel turchese che la fa sembrare un’isola esotica. Un luogo memorabile, la Bretagna, che non si piega a nulla. “Va camminata“, perché tutto è lì, ma va scoperto e l’inverno … quella è una vera sfida, mentre il vento soffia veloce e l’oceano impetuoso si frange sulle scogliere. Ma anche nelle altre stagioni, questa regione speciale offre profumi ed emozioni difficili da dimenticare. Forti. E probabilmente sono state queste sensazioni che hanno ispirato Juliette Karagueuzoglu, naso profumiere di questa fragranza.
Juliette Karagueuzoglu affrontando questa terra così indomabile, ha pensato a baci salati e promesse di spruzzi salati … Se dovessi descrivere questa fragranza, conoscendo la Bretagna, direi che è energetica. Nessuna parola mi sembra più adeguata. Juliette ha voluto come catturare questo ossigeno saturo di iodio e racchiuderlo in un flacone … like a message in a bottle … (direbbe Sting …) Per ricordare i vapori salati di una giornata ventosa è stato creato in apertura un accordo marino, seguito da un assoluto di alga fresca e di ambra grigia che scalda la pelle come una giornata al sole. I neroli, con la loro sfaccettatura, sono come un bagliore luminoso si intrecciano con il verde di un assoluto di cipresso LMR (Laboratoires Monique Rémy) che riporta ai colori della Bretagna. L’essenza di foglie di cedro armonizza l’accordo iodato e lo rende morbido. E sulla pelle? Una piccola tempesta che pian piano diventa un mormorio frizzante.
Il profumo è sicuramente il ricordo più seducente di un paesaggio. Sempre indimenticabili i profumi isolani e nasce così la terza cartolina olfattiva Mandarina Corsica … E’ inizialmente attraverso il naso che la Corsica si lascia avvicinare, e in particolare l’estate dove le fronde fulve dei castagni non fanno filtrare la luce del sole o anche la notte, dove non si trova refrigerio. Improvvisamente l’olfatto si scontra con il profumo di agrumi trasportato dal vento e l’immagine, come per incanto, diventa a colori. E’ proprio qui che si nascondono i campi di mandarini che hanno il dono di rinfrescare l’aria calda e secca.
Tutto è cominciato da un dolcetto artigianale, gioiello d’aroma assaporato da qualche parte tra la terra e il mare: un mandarino candito. Ma un segreto si nasconde dietro questa ricetta: il“mandarino integrale” che restituisce tutta la ricchezza e il carattere pungente dell’agrume. Sulla pelle, la dolcezza avvolgente del mandarino si insaporisce con una sfaccettatura di “zucchero cotto”, un aroma zuccherato che prende forma attorno ad un’assoluto di fava tonka e ad un tocco di sempreviva dorata-speziata che ricorda il soffio secco della macchia mediterranea. Terra ribelle che a volte rifiuta il cuore, la Corsica si lascia volontariamente indossare sulla pelle. Questo ha sentito il profumiere Quentin Bisch, meglio di chiunque altro.
La quarta cartolina olfattiva ci porta nell‘Auvergne, un nido d’aquila fiorito per incanto. Mont de Narcisse … ecco svelato il suo nome. In questa rustica regione dall’aspetto quasi lunare, cielo e terra vivono all’unisono. Le alte terre del’Auvergne sembrano non avere fine, l’occhio del viaggiatore non vede che un orizzonte vertiginoso. Le praterie sono ricoperte da un biancore immacolato, come se l’inverno fosse tornato a sorpresa. Dei tappeti di narcisi selvatici inondano l’altopiano, occupando lo spazio quasi a creare molti specchi che sembrano riflettere le nuvole come cadute dal cielo. Il profumiere ha colto l’essenziale: il rigore dell’Auvergne si ammorbidisce solo grazie agli effluvi di questo piccolo e fragile fiore bianco raccolto a mano. Anne Flipo ha trovato laggiù, allo stesso tempo, il suo tesoro e il suo paradiso.
L’immagine diventa subito chiara: un narciso vicino al fuoco, tra sfumature vegetali e note più scure e profonde di cuoio. Nello spirito del profumiere, la storia comincia con la vibrazione di un bergamotto che si colora con note speziate fresche e piccanti di cardamomo e pepe, persistenza elettrica di vulcani dormienti. Si innalzano allora le volute di cuoio e fumé di un duo di baccello di vaniglia e di osmanthus, evocazione di una terra mistica e vulcanica. E’ la sempreviva però che esalta interamente la forza terrestre e la naturalezza dell’Auvergne. Un intero paesaggio olfattivo, raccontato tutto in una volta e in pochi ingredienti. Mai si sono sentite così chiaramente tutte le sfumature selvagge dell’imponente narciso.
Les Paysages de L’Artisan Parfumeur sono della eaux de parfum in edizione limitata. La loro etichetta e la confezione sono realizzate in cartoncino con una stampa effetto marmorizzato, declinato nelle sfumature principali “della cartolina olfattiva” che rappresentano”.
Stay tuned … to be continued …
Ora, è il momento di sognare …
di Giovanna Cappuccio
artisanparfumeur.com, olfattorio.it