KLIMT&SCHIELE. EROS E PSICHE

Nell’immagine di apertura: il giovane Egon Schiele e il suo mentore Gustav Klimt.

Klimt & Schiele. Eros e Psiche, arriva al cinema. Un docu-film che immerge lo spettatore nel mondo straordinario e maledetto, di due grandissimi pittori austriaci, che ci hanno lasciato capolavori di impagabile bellezza e pathos. La casa di distribuzione Nexo Digital ha da tempo  raccolto l’ inclinazione verso l’arte del pubblico, proponendo per il grande schermo un ricco programma in cui si alternano dagli eventi di culto e appassionanti documentari su personalità artistiche di calibro internazionale. Ma il film, diretto da Michele Mally, e “raccontato” da Lorenzo Richelmy, non è un semplice racconto di due monumenti dell’arte, è uno spaccato sulla vita di un Impero giunto al capolinea, dove si sono intersecati eventi e persone, che hanno cambiato il modo di vedere le cose … il loro senso prospettico.

Se pensiamo a una Vienna che danza sulle note dei valzer di Strauss, che si ritrova nei caffè tra profumi di dolci sopraffini e di pregiate miscele, l’altra faccia della medaglia è un potere sociale puritano e oppressivo e la storia ci insegna che è proprio in questi particolari frangenti che si mette in atto una vera e propria rivoluzione su diversi fronti. E’ il momento in cui Sigmund Freud lascia la neurologia e si dedica alla psicanalisi e alle sfaccettature dell’inconscio umano. Sul frontespizio del suo primo libro “L’interpretazione dei sogni” è riportato un anno emblematico: 1900. Ecco che il film Klimt & Schiele. Eros e Psiche, parte da questo punto ed è proprio l’erotismo il filo conduttore di questa opera che ci regala forti emozioni attraverso una disamina fatta da diversi critici d’arte, premi Nobel e storici, oltre a musicisti, che analizzano il tempo in cui i fatti si compiono. Dell’anticonformismo di questi due pittori ritenuti indecenti e pornografici all’epoca, ma censurati nei manifesti ancora oggi, in una città liberal come Londra.

“A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”. è il motto che campeggia a lettere d’oro sull’ ingresso del Palazzo della Secessione e inaugura un tempo nuovo. La Secessione di Vienna venne fondata il 3 aprile 1897 dai pittori Gustav Klimt, Koloman Moser detto Kolo, Max Kurzweil, dagli architetti Josef Hoffmann, Joseph Maria Olbrich ed altri, oltre a Otto Wagner. L’ambizioso programma della Secessione viennese, aperto verso la libertà dell’arte totale visto attraverso i chiaroscuri biografici di artisti, musicisti e intellettuali, tra genialità e miseria umana, verrà ridimensionato dalla Grande Guerra e dalla distruzione di una delle città simbolo del Secolo Breve.

Ecco la Mitteleuropa, che richiama la specifica civiltà vissuta dal multinazionale mondo asburgico, poco prima e poco dopo la dissoluzione dell’Impero Austro-ungarico. La si individua nell’impercettibile vincolo che, dietro le singole nazionalità, le accomuna tutte e dà vita a una produzione che in ogni campo del pensiero e delle arti raggiunge vertici altissimi da autori quali Ludwig Wittgenstein, Adolf Loos, Arnold Schönberg, Kokoschka, Robert Musil, Arthur Schnitzler, Hugo von Hoffmansthal, Rainer Maria Rilke, Franz Kafka, Joseph Roth e molti altri che della Mitteleuropa sono espressione della crisi epocale dell’Occidente, del senso di perdita d’identità dell’individuo che cerca di rimandare la fine e strapparle qualche momento di piacere e d’abbandono.

E’ il 1918. Tante porte sono state aperte … Muore Gustav Klimt, muore Koloman Moser, muore Otto Wagner e prematuramente anche Egon Schiele, vittima della famosa “spagnola”. L’Impero asburgico è ormai finito e presto l’Austria verrà dichiarata una repubblica.

Il film evento Klimt & Schiele. Eros e Psiche, sarà nelle sale nei giorni 22, 23 e 24 ottobre e personalmente posso solo dirvi di non perdervi un gioiello di rara preziosità. Depongo la penna perché mi auguro andiate alla scoperta di un periodo epico, accompagnati dalla bella presenza e voce di Lorenzo Richelmy. 

Oltre al desiderio di andare a Vienna, troverete molto, molto di più.

di Giovanna Cappuccio

 

In collaborazione con TIMVISION Production, La Grande Arte al Cinema è un progetto originale esclusivo di Nexo Digital e per la stagione 2018 è distribuito in collaborazione con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

 

 

 

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