ERMITAGE. IL POTERE DELL’ARTE

Era il 1764 quando la zarina Caterina II acquistò a Berlino la collezione da cui avrebbe avuto origine l’Ermitage. Da quel momento  in poi, prese il via l’arricchimento sistematico di un patrimonio che già dieci anni dopo vantava oltre 2.000 tele e che implementava via via di disegni, pietre intagliate, sculture, capolavori dell’arte decorativa ed applicata.  Più di tre milioni di oggetti d’arte di epoche diverse, 66.842 mq di spazio espositivo, oltre 30 km di percorso di visita e 4,2 milioni di visitatori  solo nel 2018. Questi sono i numeri di uno dei musei più amati e visitati del mondo: l’Ermitage.

San Pietroburgo è stato un luogo crocevia, dove la grandezza di una zarina lungimirante, ha consentito la realizzazione di una città pensata da grandi architetti e realizzata in maniera ineccepibile e per raccontarne visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, verrà presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue notti: la Prospettiva Nevskij, il lungo Neva, i ponti, il complesso dell’Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, Gogol e Caterina la Grande – amica di penna di Diderot e Voltaire – e le sue dimore nobiliari che si affacciano sui tanti canali. I grandi architetti italiani che disegnarono San Pietroburgo – Trezzini, Rastrelli, Quarenghi – sono i progettisti dei palazzi più belli … ma l’anima di San Pietroburgo e della Russia è sfuggente e prova a raccontarla anche una coppia di Roofers, giovani in cerca d’infinito che si arrampicano sui tetti della città offrendo prospettive sorprendenti.

Dentro l’Ermitage si percorre così la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens, da Tiziano a  Caravaggio e a tantissimi altri. Fuori dall’Ermitage, la storia passa per luoghi ricchi di memorie. La Fortezza di Pietro e Paolo è il primo edificio costruito a San Pietroburgo: è teatro di avvenimenti celebri, come la grazia a Dostoevskij davanti al plotone di esecuzione e ospita le tombe degli Zar.

Ma la leggenda di San Pietroburgo passa anche per la grande letteratura con Alexandr Pushkin, primo tra tutti e il suo fondamentale contributo alla diffusione della poesia e della lingua letteraria russa. Il docu-film mostra gli ambienti della casa-museo in cui è conservato il divano in cui morì e quelli del Caffè Letterario in cui bevve il suo ultimo caffè.

Della vita e dell’opera di Fedor Dostoevskij  c’è la testimonianza  dell’abitazione dalla quale lo scrittore poteva osservare la vita della Neva, ambientazione dei suoi romanzi, tra i quali Le notti bianche, il suo inno d’amore a San Pietroburgo.

Dall’Ottocento al Novecento, da Oriente a Occidente i mondi dell’arte, della letteratura e della musica orbitano intorno all’Ermitage. Da Nikolaj Gogol, citato attraverso brani de La Prospettiva Nevskij, ai poeti e gli scrittori del ‘900: Anna Achmatova e Vladimir Nabokov sono più vivi che mai nei loro luoghi simbolo, mentre l’Hotel Angleterre conserva ancora intatta la camera in cui morì Sergeij Esenin. Vediamo però anche le  le difficili condizioni degli intellettuali delusi dalla Rivoluzione e l’assedio di Leningrado, in uno dei momenti più tragici della storia della città. Ma anche il capitolo più buio del regime di Stalin sarà ricordato partendo dalla cessione di importanti opere dell’Ermitage a collezionisti stranieri. Capolavori di Raffaello, Botticelli, Van Eyck, Perugino.

A guidarci in questo viaggio l’attore Toni Servillo. Sarà lui a farci respirare lo spirito di questi luoghi e delle sue anime baltiche e a presentarci le bellezze dell’Ermitage e di San Pietroburgo, a recitare brani tratti da poesie e romanzi, a narrare le grandi storie che hanno attraversato quelle strade, dalla fondazione di Pietro I allo splendore di Caterina la Grande, dal trionfo di Alessandro I contro Napoleone, alla Rivoluzione del 1917 fino ai giorni nostri. Immagini spettacolari ci porteranno nei grandiosi interni del Museo e del Palazzo d’Inverno, nel Teatro, nelle Logge di Raffaello, nella Galleria degli Eroi del 1812. Non mancano le visite ai laboratori di restauro e conservazione di Staraya Derevna, i suoi tesori archeologici e la sezione di Arte Moderna e Contemporanea dell’Edificio dello Stato Maggiore, che custodisce le straordinarie collezioni Shchukin e Morozov, con la più grande raccolta di Matisse al mondo.

San Pietroburgo è anche la culla della grande musica russa. Da Michail Glinka a Sergej Prokofev, da Piotr Caikovskij a Nikolaj Rimskij-Korsakov a Dimitrij Shostakovich: autori che hanno cercato attraverso la musica il suono autentico della Russia. Le loro note sono interpretate dal soprano Anastasiya Snyatovskaya e dal maestro Dmitry Igorevich Myachin. Infine, le immagini de Il Lago dei Cigni, in programma al Teatro dell’Ermitage, ci porteraranno alle radici del balletto russo.

Dentro e fuori dall’Ermitage, scrigno dell’anima russa, scorre l’identità complessa di San Pietroburgo, città giovanissima eppure da subito protagonista della storia. Ad arricchire il suo ritratto composito e sfaccettato così come quello del suo museo c’è Aleksandr Sokurov, che con il film Arca Russa ha interpretato l’Ermitage come un luogo sospeso nel mondo e nel tempo, in perenne navigazione sul mare della storia. Oltre a lui e al Direttore Generale del Museo Statale Ermitage Michail Piotrovskij, intervengono nel docu-film lo scrittore Orlando Figes, il Direttore dell’Accademia Russa di Belle Arti Semyon Michailovsky, la Curatrice del Dipartimento Arte Fiamminga dell’Ermitage Irina Sokolova, lo Storico della Letteratura Evgeniy Anisimov, la Curatrice del Dipartimento di Arte Veneta dell’Ermitage Irina Artemieva, lo Storico dell’Arte Ilia Doronchenkov, il Curatore della Library of Congress di Washington Harold Leich e il Direttore della National Gallery di Londra Gabriele Finaldi.  

Ermitage. Il Potere dell’Arte è una produzione originale 3D Produzioni e Nexo Digital realizzata in collaborazione con Villaggio Globale International e Sky Arte, con il patrocinio di Ermitage Italia e il sostegno di Intesa Sanpaolo. Diretta da Michele Mally su soggetto di Didi Gnocchi, che firma anche la sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, sarà nelle sale italiane solo il 21, 22, 23 ottobre.

The Power Of Art, la colonna sonora del docu-film è firmata da uno straordinario nuovo talento russo, il pianista e compositore DmitHermitagery Igorevich Myachin, e presentata con l’elettronica d’ambiente del sound designer Maximilien Zaganelli, sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 18 ottobre.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital che dal suo debutto ad oggi ha già portato al cinema due milioni di spettatori e che nel 2019  è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

La Redazione

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