E la rosa? IZIA!

Per Giulietta Capuleti, adolescente innamorata, la questione era: “Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se la chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo“. Ma a tredici anni, non si comprende appieno il potere di un fiore, soprattutto quando si tratta dell’amore dell’ “eterna giovinezza” …

E quante volte abbiamo sentito la frase “But a rose, is a rose, is a rose, is a rose“? Fa parte di un poemetto, “Sacred Emily”, scritto da Gertrude Stein e credo che intendesse che le cose sono quello che sono, una dichiarazione della legge di identità. Probabilmente nella visione della Stein, la frase esprime il fatto che semplicemente utilizzando il nome di un qualcosa, ciò evoca già le immagini e le emozioni ad esso associati.

Per Isabelle d’Ornano, pensare alla nuova fragranza IZIA, è stato un compendio significativo di emozioni, sensazioni e ricordi; un viaggio all’inverso nel tempo, quando Izia (Ijia letteralmente), era il diminutivo del suo nome in polacco, col quale firmava le sue missive alla famiglia. Alle rose del giardino della sua adolescenza e al suo ricordo olfattivo. Per lei, la sua rosa era come quella de Il Piccolo Principe di Saint-Exupery: “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”. Ecco. È grazie al tempo che dedichiamo a chi ci sta vicino, che possiamo comprendere quanto siano realmente importanti per noi. Il tempo è così prezioso che tutti ne vorrebbero di più e di cui sarebbe davvero impossibile calcolare il reale valore, poco o tanto che sia.

Possiamo dire senza ombra di dubbio, che la fragranza Izia è “una questione di donne” di cui Madama d’Ornano è il fulcro, l’ispiratrice. Ma come ben sappiamo, dietro un grande profumo c’è un grande naso, e in questo caso è quello di Amandine Clerc-Marie che è riuscita a creare una speciale alchimia, un equilibio di ingredienti preziosi, che hanno dato vita a una eau de parfum ricca di sfaccettature sorprendenti e che lasciano il ricordo di chi la indossa.

foto-amandine-quentin-800x599Profumo Izia di Sisley, nel nome della rosa

Per dare vita al fiabesco mondo di Izia, la terza donna di questa storia è  Christine d’Ornano, figlia di Isabelle e grande appassionata di arte moderna. Decide quindi di affidare l’aspetto artistico della comunicazione  della fragranza, all’amica Quentin Jones, giovane artista inglese formatasi prima all’ Università di Cambridge e successivamente alla Saint Martins School of Design. L’amica interpreta il romanticismo delle rose con un design a intaglio e sovrapposizioni, una sorta di street art contaminata, con grafiche surrealiste, creando immagini molto contemporanee, ma di grande naturalezza.

E infine, Sonia Vasena, nipote di Isabelle, cresciuta in Brasile che con la sua bellezza antica, è l’incarnazione perfetta dell’eleganza nobile e moderna. I suoi avi erano i proprietari del castello di Lançut, in Polonia, il cui roseto aveva incantato così tanto il cuore della Contessa d’Ornano da volerlo ricreare, nel giardino della sua splendida dimora, nella valle della Loira.

14871507910542           Profumo Izia di Sisley, nel nome della rosa

… e un risultato unico e impareggiabile … IZIA !!!

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Ed ecco che la “saga di cinque donne”, chiude il suo cerchio magico. Cinque donne, cinque età, cinque vite,  cinque esperienze,  cinque modi di vivere diversi  …  Un unica passione  …  la rosa !!!

 

 

 

di Giovanna Cappuccio

 

sisley-paris.com

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