Parlando di Sonia Constant, naso di Ella K, e pensando alle sue “muse ispiratrici”, ci si rende conto che questa è una storia tutta al femminile. Donne eccezionali, delle quali vi parlerò più avanti e ci si rende conto che il viaggio è il fulcro, mentre l’altra variabile della storia di Sonia nella sua narrazione, è la sua “straordinaria collana” olfattiva di fragranze. Però, pensando a quanto la mente si apre a contatto con altre culture, ho subito pensato a un passaggio di Marcel Proust: “Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi, di vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è”. (La prigioniera. Alla ricerca del tempo perduto, 1923).
Probabilmente il nome di Sonia Constant ai più potrebbe non dire nulla, ma la sua esperienza come naso è grande, cresciuta alla scuola di due colonne della profumeria mondiale quali ISIPCA e Givaudan. E’ stata accompagnata nei migliori percorsi olfattivi da mentori famosi e nel suo “portafoglio creazioni” , si annoverano fragranze divenute veri successi in profumeria. Ne citiamo qualcuno? Burberry, Montblanc, Narciso Rodriguez, Kenzo, Lanvin, Balmain … e questo solo per darvi un’idea della sua multi sfaccettata creatività, tradotta in fragranze.
Nel 2017, Sonia diventa co-fondatrice e mastro profumiere creando la propria collezione di profumi ELLA K, un’avventura su orizzonti aperti e dove la sua visione del mondo diventa un punto di vista non solo molto personale, ma al contempo filosofica; come tutte le curiose viaggiatrici, ha sempre con sé la sua Laica 35mm e la irrinunciabile Moleskine, che per chi come lei prende ispirazione dai luoghi e dalle immagini che le rimbalzano dagli occhi alla mente, sono veri e proprio strumenti di lavoro.
Tre grandi donne le sono state di ispirazione, per il loro coraggio e intraprendenza, in epoche in cui le donne non erano libere di muoversi, viaggiare, scoprire … essere emancipate.
Ella Maillart, svizzera, fotografa, scrittrice, giornalista, avventuriera, ha viaggiato in India, Russia, Caucaso, Asia Centrale e in molti altri luoghi lontani … per l’epoca. Appassionata di storie d’avventura e di mappe sin dalla più tenera età, il suo carattere curioso e vagabondo è stato plasmato attraverso l’educazione di sua madre, introducendola a sport che erano solitamente ad appannaggio dei ragazzi. Contemporanea di Peter Fleming, scrittore e giornalista, con cui ha attraversato la Cina, ha trovato il suo equilibrio andando incontro a qualcosa di sconosciuto, rompendo con il suo tempo quando i paesi chiudevano i loro confini e le donne erano relegate tra le pareti domestiche. La sua è stata una vita piena e ricca, ispirando moltissime donne. Ginevra, 20 febbraio 1903 – Chandolin, 27 marzo 1997. Svizzera.
“A chi sa come guardare e sentire ogni istante di questa vita vagabonda, libera come in un incantesimo” … Alexandra David-Neel, francese di nascita, ma cittadina del mondo, negli anni ’20, viaggiava in Tibet, a Lhasa, una città allora vietata agli stranieri, travestendosi da uomo, da mendicante e poi da monaco buddista totalmente in incognito. Saint-Mandé, 24 ottobre 1868 – Digne-les-Bains, 8 settembre 1969. Francia.
“Osservò le stelle che erano lassù e pensò di essere stato condotto a percorrere strane vie. Le ali che ho guardato e desiderato tutta la vita, si disse, mi sono state finalmente accordate, perché io le possa ripiegare! Grazie a coloro nelle cui mani sono stato e sono” da Capricci del destino. Karen Dinesen, poi baronessa Blixen, è il racconto di una fedele ostinazione a compiere fino in fondo il proprio destino, di donna e scrittrice. Espatriò in Africa per gestire una piantagione di caffè con suo marito. Divorziò dopo pochi anni, diventando unica proprietaria, ma fu poi costretta a rientrare in Danimarca, dove si dedicò unicamente alla scrittura con risultati straordinari. Rungstead 1885 – 1962. Danimarca
Ella K, o meglio Sonia Constant parte da qui. Queste le sue “muse” e non si può negare che l’ispirazione non poteva altro che essere cosmopolita e vagabonda, ricca di immagini, sapori, profumi, ma anche di riflessione e di spazi immensi, dove la mente può scattare tante belle foto che diventano un patrimonio interiore ineguagliabile. Tanti i viaggi per Sonia e per lei, il modo più semplice per raccontare tutto questo, è tradurre foto e appunti di viaggio in una narrazione olfattiva, con la donna al centro di immagini profumate.
E adesso non ci resta che metterci comodi e iniziare la nostra esperienza olfattiva ! Partiamo dalla Tailandia, dal Parco Nazionale di Khao Sok, magico e misterioso con Brume de Khao-Sok. Quando la nebbia si innalza verso il cielo, sparge intorno un profumo umido, verde e legnoso. Il vetiver e il cipresso odoroso saturano l’aria. Morbida come una lusinga, svela un prato di gigli ragno color corallo e di gardenia cremosa. L’alba ci appare in una delicata freschezza floreale, quasi trasparente. … E arriviamo in Vietnam con Pluie sur HaLong. La mano muove l’acqua cristallina con un’ intonazione di pepe rosa e di rabarbaro, mentre in lontananza si intravede un temporale avvicinarsi, simboleggiato dal verde del neroli, mentre la nota floreale della magnolia sale dalla terra calda verso il cielo e una nuvola di muschio di quercia avvolge l’orizzonte …. Perché non fare una tappa in Giappone ? E’ la volta di Kyoto con Poème de Sagano con un esplosione di verde, con un accordo di tè matcha, foglie di shiso, menta Nanah e foglie di ribes nero. Il calore del sole è ricreato dalle note esperidate, da un luminoso yuzu e un bergamotto integrale, utilizzato in tutte le sue parti, generosamente. Scaldata dalla pelle, la fragranza emerge con sentore di legni biondi e muschio. Eccoci approdati a Firenze con Baiser de Florence che parte con un accordo minerale di ambroxan, incenso e mirra, ma al contempo sensuale come un bacio sulle labbra. Una traccia polverosa di muschio vanigliato, si mescola con un accordo di eliotropio e iris, per sigillare questo momento per sempre. Attraversando il Rajasthan nasce Lettre de Pushkar con il calore delle spezie. Zafferano, cannella, noce moscata che si accendono in un’ ambra potente e una calda vaniglia. I colori di questa ricca regione indiana si concentrano in un’essenza di rosa golosa mescolata al legno di oud. Ricreare l’istinto animale e indomito viaggiando tra Cina, Mongolia e Kazakistan con Mélodie d’Altai, in quella natura selvaggia, che tutti abbiamo dentro di noi. Zafferano, storace e cuoio: un invito antico a ritornare alla terra. Il patchouli e il vetiver creano un piacere intimo, liberato da tutti gli ostacoli. È l’Africa lo scenario di Epupa Mon Amour. Il potere di una terra vergine che si innalza con un odore di polvere sospesa riscritta con il vetiver, legno gaiac, cisto e fava tonka, pepe nero e cumino. Spezie calde e penetranti che ricordano la mano infuocata del sole.
Ed eccoci all’ultima “cartolina profumata” arrivata dal mondo di Ella K, tornata nella tranquillità riflessiva di Kyoto: Memoire de Daisen In. La fragranza parte con il ricordo del sentore minerale della ghiaia, creato da una sintonia di Ambrofix, benzoino e noce moscata. L’aroma del legno d’acero è ricordato dal Kephalis, una molecola dalle calde note legnose. L’accordo principale è una miscela di rosa alba e peonia giapponese, associate alla luminosità dell’accordo di mandarino cinese.
Due artisti collaborano con Sonia Constant. Il fotografo Palani Mohan, nato in India, cresciuto in Australia e ora residente a Hong Kong, è un concentrato di ciò che più la affascina: la libertà. Come cittadino del mondo, ama esplorare orizzonti variegati per mostrare la loro bellezza e diversità nelle immagini. Viaggiatore autentico e sensibile, il suo sguardo sul mondo e la sua particolare impronta artistica sono il contrappunto “all’essere” del brand ELLA K: invitano a scoprire più cose altrove. Premiato più volte per il suo lavoro, è autore di sei collezioni, tra cui “Caccia con le Aquile” dal quale è estratta l’omonima foto che ora incarna lo spirito del marchio ELLA K.
L’illustratore Senjiro Nakata ha invece disegnato una serie di “immagini evocative” della fragranza. In ognuno dei cofanetti di profumo Ella K, si nasconde questo piccolo gioiello che riconduce alle note olfattive racchiuse nell’elegante flacone. Sono dei caratteristici ubiyo-e che l’artista Nakata, giapponese di Kyoto, realizza con grande talento e maestria e che hanno trovato un posto nel cuore di ELLA K.
Segno di metamorfosi, evoluzione e coraggio, la libellula è un simbolo universale delle emozioni e magia della natura. La libellula è un invito all’esplorazione e al viaggio interiore: una delicata evocazione dello spirito del marchio. Stilizzata in un delicato logo dell’artista giapponese Senjiro Nakata, la libellula diventa K, misteriosa allusione all’iniziale di una persona cara a Sonia.
Fin qui, il viaggio di Sonia, tra fragranze esclusive e ricche di pathos. Profumi mai banali e sempre saturi di ricordi che riesce a trasmettere, come tante piccole immagini di terre lontane, di luoghi mai visti prima, di brezze ancora da scoprire e di un occhio che può scrutare l’orizzonte senza impedimenti … Mistero e passione … “Fin dal primo giorno ho saputo che questo era il lavoro dei miei sogni. C’era tutto: profumo, creatività, passione, moda”
Vorrei chiudere la storia di Sonia Constant con un’altra delle sue muse, una donna indomita, libera, che nemmeno il mettere a rischio la sua vita poteva fermare: Amelia Mary Earhart . Atchison 24 luglio 1897 – Somewhere in the Pacific Ocean 1937. USA
Anche il suo cognome sembra un perfetto anagramma aderente alla filosofia di Sonia:
“tra terra e cuore”
di Giovanna Cappuccio
ellakparfums.com Distribuito in esclusiva da Olfattorio. olfattorio.it