Possiamo sicuramente dire che un parfumeur è un po’ come un pittore: ricerca l’armonia, il colore sfaccettato e l’equilibrio. E’ una grande sensibilità … di pochi, ma che sanno creare profumi fantastici, che sanno rendere chi li indossa indimenticabili Olivier Pescheux è il naso di un nuovo straordinario viaggio olfattivo: Eau des Sens di diptyque. Sebbene abbia un animo da viaggiatore, è un parigino nel cuore e il suo grande talento è particolarmente impegnato nella ricerca e nella creazione di fragranze uniche, accostamenti inaspettati, ma tutti uniti da un fil rouge … il successo!
Ci siamo incontrati a Parigi, in una giornata fredda e luminosa, per parlare “dei frutti del sole”, degli incantevoli giardini delle esperidi e dei loro pomi d’oro. E’ così che è incominciata la nostra chiacchierata … parlando degli aranceti in Tunisia, dove è stato per diverse settimane a seguire le varie raccolte, perchè come sempre, tutto comincia con un fiore. <Pianta generosa>, mi racconta Olivier, <che ci regala quattro straordinarie note, con diversi tipi di estrazione. Il petit grain dai germogli, dalla distillazione dei fiori i neroli, con i solventi i fiori d’arancio ed infine dalle zeste, l’essenza di arance amare>.
Certo è che nel sentire la fragranza, le note agrumate sono particolarmente dolci e morbide, sfaccettate in una miriade di toni caleidoscopici e così la domanda mi è salita spontanea: arance e patchouli … perchè? Olivier Pescheux mi sorride e mi spiega con semplicità che in questa nuova creazione, era importante che la nota dell’arancio amaro continuasse a essere presente e sempre al suo massimo. <Avevo bisogno di un ingrediente che mantenesse la fragranza verticale, e il patchouli è stata una scelta perfetta: la mantiene ricca e sfaccettata e sostiene l’arancio, oltre ad allungare la sua durata>.
Mi piacciono particolarmente le fragranze che contengono il patchouli; è quel suo sentore dolce e morbido, sensuale e sensibile come una carezza tenera, ma decisa. Eau des Sens racchiude in sé un vero e proprio viaggio olfattivo che parte dal Mediterraneo e approda in terre lontane, creando nella sua architettura, un prodigio di equilibrio.
Olivier Pecheux “il naso” e Myriam Badault direttore marketing diptyque.
Con Myriam avevamo avuto modo di parlare la sera prima, così, parole semplici in libertà, senza approfondire su questa nuova creazione, ma la curiosità era tanta. E devo dire che la sua esperienza nel settore dell’alta profumeria è molto vasta: da Annick Goutal a Rochas a Jean Patou. Ma sembra essersi definitivamente accasata in diptyque. Sono ormai dieci anni che ha portato il suo know how in questa maison artigianale … a me piace pensare così … che non ha mai seguito i canoni e l’approccio della profumeria tradizionale.
Certo è che i fondatori della Maison diptyque, Desmond Knox-Leet, Christiane Gautrot e Yves Coueslant, che avevano una provenienza artistica ed erano grandi viaggiatori, avevano personalizzato tutto con rigore e grande classe, lasciando molto materiale da cui attingere. Myriam Badault è eccitata nel recupero di questo patrimonio storico, per arricchire di dettagli la collezione. Infatti, dall’originale etichetta semplice e rigorosa, ora i flaconi sono arricchiti di splendide etichette fronte-retro.
Retro dell’etichetta di Eau des Sens
Che si possa essere sicuri del successo della fragranza è cosa certa, ma dopo aver parlato del DNA della maison, della sua storia, delle aspettative e delle novità in divenire, ho chiesto perchè un profumo così particolare, fresco e frizzante a marzo. La sua risposta è stata semplice e incisiva: < E’ un annuncio all’estate, a giorni solari e luminosi !>
L’Eau des Sens semina il caos. Dei sensi., naturalmente. L’Eau des Sens è una piccola musica che respira sulla pelle. Una vibrazione vitale dove si accordano il fiore d’arancio, l’arancia amara, la bacca di ginepro, l’angelica e il patchouli.
Inutile chiedersi se è una fragranza per lui o per lei … Eau des Sens sa di buono su tutti !
di Giovanna Cappuccio
diptyqueparis.eu