L’EAU PAPIER

“Iniziate da una pagina bianca Lasciate che l’inchiostro e le idee parlino” … E’ questa l’ispirazione che ha guidato il naso Fabrice Pellegrin, nell’abbozzare L’Eau Papier per Diptyque, nuova e delicata fragranza, che suona come una melodia astratta.

Con L’Eau Papier, Diptyque mette in evidenza le abilità grafiche che hanno fatto parte della sua storia. L’espressione visuale, che sublima ogni creazione del marchio, non è più un accessorio: qui è al centro del messaggio. Come un punto di partenza, “un foglio bianco e una linea nera all’origine del gesto creativo“. Infatti, quando l’inchiostro si diffonde su un foglio di carta, nascono mondi immaginari e tracce solo nascoste nel biancoL’Eau Papier celebra il potere dell’immaginazione, l’istante sospeso in cui mano, inchiostro e carta si fondono.

Con questo omaggio alla carta, Fabrice Pellegrin firma un’esperienza discorsiva: sfere sensoriali diverse, tra vista e olfatto. Questa è una creazione realizzata a quattro mani, in collaborazione con Alix Waline, artista francese che si è formata prima alle Beaux-Arts di Parigi e poi all’École  Supérieure des Arts Visuels de La Cambre di Bruxelles, che ha realizzato un’opera in bianco e nero, moltiplicando ombre e texture, lavorando il disegno punto per punto, strato dopo strato. Contrariamente alle tradizionali illustrazioni dei profumi Diptyque, non compare alcuna figura o paesaggio riconoscibile, ma una composizione astratta nei colori non colori per antonomasia: il bianco e il nero, con all’interno mille sfumature di grigio.

L’Eau Papier è sottolineata da tre note dominanti: floreale, legnosa e muschiata. Con la sua aria brumosa, la fragranza esprime la leggerezza di una linea sulla carta, anche se nel suo fondo è palpabile una dimensione più rotonda e avvolgente. L’apertura è con un accenno di Bergamotto con qualche tocco piccante e la Mimosa di Grasse, una varietà coltivata dal 1865. I suoi fiori gialli e soffici, sbocciano in febbraio sulle colline intorno alla cittadina francese, offrendo uno spettacolo sfolgorante, dalle note floreali, solari e mielate. A questo si aggiunge un effetto tostato, creato dal Sesamo. Questo piccolo seme dai toni di spezie e caffè,  viene utilizzato per rappresentare l’inchiostro, ma anche un leggero tocco goloso e  una inaspettata sorpresa profumata. Per esprimere poi il sentore morbido che emana la carta, Fabrice Pellegrin con un particolare accordo di Vapore di Riso, realizza l’incidente olfattivo, altra firma di tutte le fragranze Diptyque.

Creare un profumo per Diptyque, è come scrivere un libro. Devi avere una storia, un’introduzione, una struttura, i materiali primari che si rincorrono a vicenda per creare una narrazione. Per L’Eau Papier sono partito da un ingrediente iniziale, un seme … il sesamo, sotto forma di estratto di semi tostati. Questo è l’elemento sorpresa della fragranza: l’ho scelto per evocare il sentore inedito dell’inchiostro e per aggiungere una nuance delicata alla fragranza. L’ho esaltato lavorando con note muschiate per accentuarne l‘aspetto sensuale. Quindi ho aggiunto note floreali di mimosa dalle proprietà delicate per completare la nota gentile della carta. L’unicità degli accordi, miscelati con la dolcezza ai muschi bianchi, crea il profumo di carta e questa combinazione è ciò che caratterizza il profumo. Ho cercato di trasmettere l’interazione sottile e sensibile di quando l’inchiostro viene steso su un foglio di carta bianca, tramite un’overdose di muschi.”  Fabrice Pellegrin docet.

Un foglio bianco non svela le parole, ma le contiene tra gli spigoli che lo delimitano. Prendono la forma di cose che l’occhio non deve vedere, ma che la mente è libera di immaginare. Le parole invisibili nascoste nei fogli bianchi, sono così perfette, che non c’è bisogno di cambiarne l’ordine, di cancellarle, di averne paura. Le pagine bianche non sono vuote, ma dense di senso, come un’anima senza corpo, un’anima libera di volare senza il peso del sapere“…

 

 

 

 

di Giovanna Cappuccio

diptyqueparis.com

 

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