“Il vetiver è il violoncello della composizione, dalla connotazione languida, ma nello stesso tempo aspra. E’ raro renderlo fedelmente in tutta la sua ricchezza”. Luca Turin da Parfums: Le Guide
Ho sempre voluto realizzare un monografico sul vetiver, ma non essendo una pianta con particolari attrattive, come ad esempio la vaniglia o il gelsomino, ho continuato a rimandare. Devo dire però, che alla fine, il mio amore per questa nota particolare, anche lei top nelle composizioni olfattive, mi sono decisa, facendo delle fantastiche scoperte sia sulla pianta, che sulla fragranza. Aneddoti che arrivano da lontano, come da lontano arriva questa preziosa essenza. L’erba del vetiver è una pianta tropicale spontanea, non infestante e la peculiarità di questa specie è l’apparato radicale, costituito da una grande massa di radici fibrose e resistenti che si accrescono verticalmente, fino a profondità elevate … anche 5 metri … senza svilupparsi lateralmente, così da non creare competizione con la vegetazione circostante. Il suo nome botanico è Chrysopogon zizanioides ed è una pianta erbacea perenne della famiglia delle graminacee. Anche se questa pianta è originaria dell’India, i maggiori coltivatori di vetiver al mondo sono il Pakistan, lo Sri Lanka, la Birmania, la Thailandia e il Vietnam. Ci sono dodici varietà conosciute di vetiver e la più importante è la zizanioides di Vetiveria. L’olio essenziale di vetiver si estrae dai rizomi bianchi che circondano le folte radici, mediante distillazione a vapore dai grappoli di Andopogon Squarrosus, una varietà coltivata ad Haiti, Giava e isola de La Réunion, che offrono un estratto di altissima qualità. Si adatta bene al clima mediterraneo, tanto che è coltivata in molte zone d’Italia per diversi utilizzi e può crescere fino a un’altezza di oltre un metro, con steli alti e foglie lunghe, sottili e molto rigide. I fiori sembrano dei “piumini” e si presentano con un colore viola-rosato bellissimi … e qui sono certa che tutti abbiamo avuto modo di vedere questa pianta cespugliosa almeno una volta, soprattutto vicino ad aree con torrenti, fiumi e zone lacustri e anche per questo, c’è un suo perché. Grazie al suo particolare apparato radicale, che sembra una folta chioma, arriva a svilupparsi fino a 2-5 metri di profondità e per questo è spesso impiegato nell’ambito dell’ingegneria naturalistica per evitare l’erosione del suolo. Questo impiego della pianta è conosciuto proprio come “sistema vetiver”. Sempre in ambito ambientale e in ingegneria naturalistica, il vetiver è usato anche per la fitodepurazione delle acque e del suolo. Una sola pianta per mille usi, di cui l’aspetto profumiero è solo uno dei tanti ma, diciamocelo … quello più appagante e coinvolgente. Partiamo con delle novità assolute che sapranno conquistarvi …
Vetiver di Malin + Goetz è radicato nella complessità dell’erba tropicale da cui è stato distillato. Il vetiver è un’espressione raffinata di un ingrediente da farmacia con una lunga e leggendaria storia in profumeria. Creata per evidenziare l’aroma straordinariamente pulito e terroso a cui siamo più affezionati, questa fragranza non possiede la persistente fumosità solitamente associata alla moderna interpretazione del profumo. Fresco come la rugiada pulita dell’erba appena tagliata e le scorze di agrumi e riscaldato da saporiti semi di sedano, ambra e legno di guaiaco, il vetiver dimostra la ricchezza dinamica e la bellezza della terra da cui ha avuto origine. Nel dettaglio, Vetiver di Malin + Goetz, si apre su note di bergamotto, cardamomo e buccia di pompelmo. Scivola nelle note di cuore di arancio amaro, semi di sedano e iris bianco. La chiusura è tutta una sfaccettatura di vetiver di Haiti, legno di guaiaco, il tutto scaldato da un’ambra preziosa.
Un’elegante interpretazione del vetiver immerso tra piante e oggetti caraibici. St. Vetyver di D.S.&DURGA rende omaggio alle celebri acque di colonia dei marinai e degli amanti del mare. Il puro distillato di vetiver di Haiti invecchiato, si sposa delicatamente con le dolci note del bambù e quelle più speziate del rum. Fresche note di erba e limoni tropicali completano questo profumo sinfonico e raffinato. Più nel dettaglio? “Soffice erba isolana, agrumi seccati al sole dove soffiano gli alisei. Cappelli di panama, canna da zucchero e rum invecchiato sul più pregiato vetiver dei Caraibi“. Sorprendente. D.S.&DURGA è uno dei pochi marchi di fragranze in cui il profumiere è al timone … “I nostri profumi si evolvono da narrazioni accuratamente elaborate, per un’esperienza sensoriale che si estende oltre il semplice olfatto. Ogni profumo infatti, ha storie, foto, film e playlist”. Sorprendente …
Alcuni grani di sale, un po’ di acqua piovana e fili di vetiver seccati al sole … ecco la storia di Sel de Vétiver di The Different Company. “Immagine fugace intravista durante un giorno di pioggia in un negozio africano, in mezzo a una confusione di sacchi di tela di iuta, di pile di tessuti dai colori vivi e di vasi di terracotta verniciati, da dove spuntano radici di vetiver avviluppate. Strofino le radici tra le dita, un profumo amaro, secco, quasi rovente mi impregna le mani. Lo associo all’odore dell’atmosfera, all’odore della pioggia che cade, all’odore muschiato dei batik grezzi, resi rigidi dall’amido e dai vari bagni di tinture, all’odore delle spezie e dei frutti un po’ maturi, all’odore salmastro. Voglio conservare una traccia di quel momento ed immagino un’armonia salata, aspra e dolce nello stesso tempo, sensuale e fresca, che evoca l’odore della pelle dopo un bagno in mare, quando i cristalli di sale rimangono sulla pelle e l’acqua evapora con il calore del sole” racconta Céline Ellena, naso, parlando della fragranza. Come al solito, si tratta di una falsa semplicità che si offre alle papille olfattive … Vétiver sì, ma mai come l’avete sentito prima: una creazione sorprendente per un’impronta elegante. Una sensazione di secco bagnato avvolgente, perché tale è la magia di una visione creativa, che si ispira alla versatilità della natura. Il piacere di un profumo che fa ciò che vuole anche sulla vostra pelle. Céline Ellena conferma una firma olfattiva che gioca in modo sottile tra materie prime naturali e pregiate. Un vetiver fresco e fumoso si fonde con note morbide di patchouli, ylang ylang e sale marino, per un sillage indimenticabile. Con ricarica.
Tra classicismo e rottura con la tradizione, Aimez-moi comme je suis incarna lo spirito di Caron. Nocciola e vetiver: un duo irresistibile. Il suo sentore classico deriva dal vetiver, uno dei tesori della profumeria maschile. Tuttavia rompe con la tradizione attraverso una forma di espressione completamente nuova. Il vetiver di Haiti è una overdose del 10%, esprimendo la sua complessità con una miscela di tre incredibili essenze. Sulla pelle, le sue caratteristiche inflessioni di agrumi sono supportate dal pompelmo intenso e dallo zenzero fresco e speziato. Nel cuore della fragranza, il vetiver spinge le sue sfaccettature di nocciola fresca attraverso un accordo su misura composto da Jean Jacques, naso della fragranza.
E’ quella deliziosa nota di nocciola, calda e boisée, gourmand ma non zuccherosa, che infonde il vetiver con il suo carattere irresistibilmente avvincente. Come per tutte le coppie, spesso è necessario uno sforzo in più per trovare l’armonia. A Jean Jacques ci sono volute 568 prove per trovare il giusto equilibrio tra questi due straordinari ingredienti. Dopo aver definito la perfetta quantità da mescolare, ha voluto rendere la fragranza duratura sulla pelle. Le note secche e boisée del legno di Cedro della Virginia evocano il guscio della nocciola e sono perfettamente accordate dagli assoluti di tabacco e di fava tonka, che prolungano le più avvolgenti sfaccettature del vetiver. E’ una vera dimostrazione di bellezza attraverso le essenze del profumo, che crea una scia assolutamente elegante. La storia raccontata dalla fragranza è generosa, con uno spirito audace. Provate a resistere … non ci riuscirete. Aimez-moi comme je suis: una fragranza da consumare senza moderazione! Una scia? Ancora meglio: un messaggio! … Inaspettata …
Paris-Édimbourg è l’ultimo nato de Les Eaux de Chanel. E’ un aromatico boschivo, confortevole come qualcosa che ci appartiene intimamente. Olivier Polge, autore della fragranza, si è immerso nella grande e misteriosa campagna scozzese, rimanendo sorpreso da due note caratteristiche: le bacche di ginepro, “sorprendenti e glaciali” e il legno torbato. Da questa variazione di luce, la tensione tra freschezza pulita e umida oscurità, è nata l’idea di creare un’acqua dal potere vegetale aromatico, nella tradizione delle eaux di colonia dei gentlemen inglesi. Dà risalto alle tipiche note balsamiche delle bacche di ginepro e di cipresso, arricchita dalla lavanda, per poi scegliere il cedro, per il suo comfort avvolgente e il vetiver, per i suoi accenti torbosi leggermente fumé. Infine ne riscalda l’essenza con note di vaniglia e muschio. E’ così che è nato Paris-Édimbourg, la fragranza più terriera, androgina e boisé delle Eaux de Chanel. Dopo un’apparente freddezza, le sue tonalità calde e confortanti ci trasportano in un viaggio immaginario. La sua raffinatezza innata … “potrebbe essere il profumo di una giacca in tweed, presa in prestito dal guardaroba maschile, che tanto ha ispirato Gabrielle Chanel, che come quando si rientra da una passeggiata nei boschi, porta con sé i sentori della natura selvaggia” … spiega Olivier Polge. Attraverso la trasparenza cristallina e minimalista del vetro, rivela una fragranza verde come i paesaggi scozzesi.
Vetiver … una nota tutta da scoprire per rendere “certi momenti straordinari” … ma non è finito qui … ancora tanto da raccontare …
… to be continued …
di Giovanna Cappuccio
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